martedì 3 febbraio 2015

AURORA SULLA “TRACCIA” DELLA VETTA.                                  
MILANO, 31 GENNAIO 2015-02-01

L’ AURORA REGOLA LA FACCENDA “TRACCIA” CON UNO STRIMINZITO GOLLETTO. AGGUANTA IN SOLITARIA LA SECONDA POSIZIONE E ATTENDE IL RISULTATO DELLA S.VITO.

Si chiude una otto giorni di fuoco per i colori dell’ Aurora: due partite di campionato, una di coppa e un’ amichevole. Per non fare torto a nessuno i pedatori della Sant’ ilde frequentano tutti i tipi di risultato e il computo finale del pallottoliere dice 12 reti segnate e 11 subite (comprese, a onor del vero, le 5 dell’ amichevole).
I rossoblù, come di dovere, vincono le due partite più importanti della Liga, perdono da sprovveduti l’ appuntamento con la Champons e pareggiano in un  bel pomeriggio di gioco e fair play con i cugini di Quartoggiaro Via Aldini.
IL 6-2 con il Casoretto non lascerebbe adito a dubbi: risultato ampio, occasioni assai, gioco arioso a tratti, errori pochi, divertimento: quanto basta.
I finisseurs della Fiera mettono tutti la firma nello scontro calcistico: il furetto Francesco infila la difesa in velocità, Edo su rovescita prima e su punizione al vetriolo poi, mette il suo carico d’ assi sulla classifica marcatori, Paolo indovina l’ angolino dal limite, Matteo G. infila di testa su calcio d’ angolo ben calibrato e Andrea chiude la pratica ribadendo in rete un tiro del sempre presente Eto’.
Dopo la pausa tutta bel gioco e belle maniere con l’ Oro di Quarto, l’ Aurora scende in campo, martedì sera contro l’ Annunciazione, convinta che questa volta non ci sarà bisogno di ripescaggi o di solo bel gioco per avanzare nella Chamions.
Ma la serata non è di quelle giuste, i rossoblù azzardano poco, spingono meno, perdono palloni a metà campo come se piovesse e raramente arrivano a mettere paura alla linea Maginot degli avversari.
Quelli dell’ Annuciaziò tengono cazzimma, come si dice nella città di S. Gennaro, ogni palla la trattano come oro colato e la tengono lì per l’ occasione propizia, conquistano la linea mezzana e non si spostano più neanche con le cannonate.
Il cambio d’ abito a 360° dell’ Aurora è bella che avvenuto: si contrasta poco, si costruisce gioco ancora meno, si subisce tanto.
Il primo tempo si chiude con un rotondo 3-0: niente da dire, tutto sbagliato, tutto da rifare.
La seconda frazione vede un sussulto di amor proprio: Giovanni N. prima e Paolo poi provano a rimettere sulla strada di casa partita e risultato, ma l’ illusione è breve e fugace, il Pirlo dell’ Assunta conquista l’ ennesima palla sulla trequarti e tutto solo soletto, contrastato solo dal freddo e dal terreno di gioco lascia partire il tiro che andandosi a depositare là dove neanche le aquile osano, mette termine alla tenzone.
L’ Aurora perde perché gli altri sono più forti, certo, ma soprattutto perché svogliata, poco sul pezzo e con il carattere sciolto nell’ aria della sera.
Contro la Traccia quasi lo stesso copione, squadra più modesta rispetto all’ Annunciazione, ma bisogna comunque attendere un tempo e mezzo per il gol partita, che Francesco A. infila dal cuore dell’ area piccola avversaria.
Alla fin dei conti i lancieri rossoblù guadagnano 6 punti in campionato, mantengono la miglior differenza reti con l’ attacco e la difesa più forti , sigillano la classifica marcatori, e fanno pensare al gentile pubblico casalingo che prima o poi il salto del fosso arriverà.
Per andare a dettare gioco e legge sui campi di Orpas e S. Vito bisogna mettere fiato, gambe, cuore e “cazzimma”. Appunto.
Una buona settimana a tutti.
Gianluca


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