Milano,19 Maggio 2012
NIKA-AURORA 10-2
Via Sant'Uguzzone è in fondo a Viale Monza, confine con
Sesto San Giovanni, la Milano operaia e la Stalingrado d'Italia o, almeno,
così si diceva una volta.
"Là dove c'era l'erba ora c'è una città..."
cantava Adriano.
La squadra più forte del torneo abita qui: un oratorio
circondato dal cemento; l 'effetto è quello del cortile di un carcere, niente
verde, niente piante: Sant'I ldefonso, al confronto, sembra un pezzo di foresta
del Borneo o di jungla della
Malesia: insomma roba per pirati modello Sandokan.
Niente campo in sintetico, niente spogliatoi con
idromassaggio,giusto le cannette a bordo campo per togliere polvere e fango
dagli scarpini a fine partita.
Le porte sono attaccate al muro, le reti vi si appoggiano
e dondolano pigramente mosse dal vento, solo un po' di sterpaglia su di un lato del
campo: a naso, di rei, habitat naturale per pantegane e zanzare.
La Nika è una squadra che corre, palla lunga, ma molto
lunga, e pedalare: soprattutto sulle fasce dove creano corridoi che sembrano
Corso Buenos Aires, la notte , dopo il lavaggio delle strade e in quegli spazi
i giocatori in casacca rosa ci si
buttano come cani da slitta al pezzo.
Poi è una squadra che tira. Tira da tutte le posizioni e
con quasi tutti i gioca
tori: insomma calcio semplice, tiro e corsa. Da squadra
operaia, appunto.
L'unico segno di superiorità è nel mettere in evidenza la
coppa che hanno vinto nel torneo dell'amicizia dell'inverno appena trascorso.
Sta lì in bella mostra sul tavolo della merenda: come
dire-da qui ci dovete passare- moderne forche Caudine per gli avversari che tentano
la sfida.
Eppure, detto questo, l'Aurora non è quella che ha
rimediato 10 reti.
Ha corso, ha sudato, ha tirato la carretta fino alla fine
e grazie al suo portiere ha limitato i danni di un risultato che sarebbe
potuto essere molto più pesan te.
La squadra che si è presentata ieri in campo non si è
disunita, non è andata in confusione e fino al termine del secondo tempo è
rimasta in partita.
Insomma la Nika non è una squadra imbattibile, neanche il
Barcellona lo è, e se ora ce la giochiamo alla pari con il Dergano, perché non
pensare di fare altrettanto con i campioni dalla casacca rosanero?
Quindi bravi pulcini dell'Aurora, bravi tutti: Matteo,
Giovanni I, Francesco, Leonardo, Tommy, Giacomo, Andrea, Edoardo, Luca e ancora
Andrea.
Si può perdere in tanti modi, la sconfitta di ieri
possiamo ricordarla con leggerezza. Voto alla squadra: 8.
Dimenticavo la cosa più importante: a inizio partita un
minuto di silenzio per ricordare le vittime dell'attentato di Brindisi.
Ciao Melissa.
Buona settimana a tutti.
Gianluca
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